Fix: termine della CIA risalente al periodo della Guerra Fredda e indicante una persona da compromettere o ricattare affinché obbedisca agli ordini dell’Agenzia.
Backstopping: serie di false identità fornite a un agente segreto che dovrà superare controlli molto rigorosi.
Plumbing: termine del gergo spionistico indicante varie strutture di supporto come nascondigli, depositi di informazioni riservate e simili a disposizione di un’agenzia di intelligence clandestina.
Compromise: la scoperta di un agente, un nascondiglio o una tecnica spionistica da parte di un nemico.
Blown: smascheramento di personale, strutture (per esempio nascondigli) o altri elementi di un’attività o di un’organizzazione clandestina. Si definisce “sbocciato” anche un agente la cui identità è nota all’avversario.
Dead drop: covo, nascondiglio. Nel gergo dello spionaggio indica un luogo segreto usato come punto di incontro clandestino tra un agente e un corriere, un controllore o un altro agente all’interno di una rete o un’organizzazione spionistica.
Control: potere esercitato su un agente o su un doppio agente per impedirgli di disertare o di mettersi al servizio di un secondo governo (operazione che in gergo si chiama “tripling”).
Black bag job: espressione colloquiale indicante l’ingresso clandestino in un ufficio o in un’abitazione per ottenere illegalmente dossier o altri materiali.
Active measures: espressione di origine russa indicante le operazioni di intelligence che influiranno sulle politiche o sulle azioni di un altro paese. Possono essere segrete o manifeste e comprendere un’ampia gamma di attività, tra cui anche l’assassinio.
Spy Book: The Encyclopedia of Espionage
Fonte: Joseph Finder, “Paranoia”, ed. Rizzoli, 2004, Italia
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