Il Natale è la festa Cristiana che festeggia la nascita miracolosa del figlio di Dio. La celebrazione data dal quarto secolo nell’ovest dell’Europa e dal quinto secolo nell’est del continente, è per secoli è stata celebrata il sei gennaio, che adesso, nell’Europa dell’Est, simbolizza il giorno del battesimo di Gesù.
Gli gnostici dell’Egitto, una setta cristiana non riconosciuta dai cristiani canonici, celebravano dal secondo secolo il giorno del sei gennaio come il giorno quando Gesù si è fatto vedere come il figlio di Dio, al battesimo. “La storia di un dio salvatore nato da una vergine, il sei dicembre o il venticinque gennaio non è per niente nuova, più dei culti pagani del tempo adorando una divinità di questo tipo. Dunque, il sei gennaio, il giorno del solstizio egiziano, era celebrato il flusso delle acque del Nilo e nel “culto dei misteri” locale la nascita del “eon” da una vergine. Epifaniu, scrittore cristiano, parla nella sua opera del rito della celebrazione che si svolge il sei gennaio e dei suoi significati agli egiziani e agli arabi da Petra (Elusa), dove si celebrava la nascita del bambino-dio Dusares da una vergine. Un altro scrittore cristiano, Ipolit, descrive come a Eleusis, in Grecia, si celebrava nello stesso giorno la festa dei misteri, quando il prete adulava la nascita del probo sacro: “La vergine era incinta e ha concepito e ha fatto nascere un figlio!” Sempre il sei gennaio i greci celebravano la nascita del dio Dioniso, la divinità che, come Gesù, trasformava l’acqua in vino.” (Fonte: Wikipedia)
L’albero di Natale
La tradizione di decorare l’abete viene dai tedeschi, che a Natale decoravano le loro case con degli abeti e ornamenti. Nell'ovest dell'Europa, quest’abete era ornato per festeggiare l’anno nuovo, e non come un simbolo del Natale. Pure i popoli nordici si abituarono a ornare le loro case con rami d’abete e vischio. Dopo la prima guerra mondiale, questa tradizione si è diffusa in tutta l’Europa.
Nella tradizione rumena, l’abete ornato apparve in due momenti importantissimi nella vita di una persona: al matrimonio, quando l’abete simbolizza una vita opulenta e felice, però gioca pure la parte di un albero fertilizzatore. Il secondo momento è ai funerali dei giovani, tante donne quanto uomini, quando l’abete è un albero del giudizio e delle elemosine, per le anime partite per il mondo dell’ aldilà.
Nella tradizione scandinava, gli alberi sempre verdi erano decorati. Accordo alla storia, l’abete di Wotan è stato bruciato nella sera del 25 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, come un simbolo del trionfo della luce sopra il buio, della vita sopra la morte e l’inizio di un nuovo ciclo, di una nuova fase della vita.
I pagani consideravano i giorni compresi tra il 25 dicembre e il sei gennaio come “le notti strane” e per la loro protezione, ornavano le loro case con rami di abete decorate con candele sempre accese.
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