Oggi, il 15 dicembre 2009, si celebrano 150 anni da quando è nato Zamenhof, l’inventore della lingua artificiale nominata esperanto. Esperanto, accordo al Dizionario Esplicativo Rumeno dall’anno 1998, è “una lingua artificiale, formata dagli elementi di vocabolario e grammatica prese in prestito dalle più diffuse lingue europee, creata con lo scopo di diventare una lingua internazionale. – dal francese Espèranto”.
La lingua esperanto è stata sviluppata tra gli anni 1872 – 1887, dall’oculista polacco Ludwik Lejzer Zamenhof, aggiungendosi al gruppo delle altre lingue internazionali ausiliari conosciute. Il nome della lingua proviene dallo pseudonimo del suo creatore, significando “chi spera”.
La lingua contiene una serie di regole considerate di essere facili da imparare, prese e miscelate da diverse lingue esistenti, non soltanto dall’Europa, però dall’intero mondo. Le regole devono essere facili da imparare e, nello stesso tempo, devono dare alla lingua la stessa espressività delle lingue vive, chiamate anche lingue etniche.
Zamenhof aveva diciannove anni quando ha elaborato il suo primo progetto, che voleva creare una lingua universale, e a ventotto anni, in 1887, ha pubblicato il suo primo lavoro, sotto lo pseudonimo di Doktor Esperanto.
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